
Nata agli inizi del secolo nei paesi anglosassoni e introdotta in Italia dagli anni Cinquanta, la pesca a spinning sta conoscendo ultimamente una fase di notevole successo grazie al largo apprezzamento di moltissimi appassionati, attratti da questa tecnica in grado di offrire ottime rese in diverse circostanze.
Essa si basa sull'uso esclusivo di esche artificiali di diverse forme e misure, che, lanciate e recuperate in acqua a diverse velocità e profondità, emettono particolari vibrazioni e bagliori luminosi simili ai riflessi metallici della livrea di alcuni pesci preda, tanto da scatenare l'aggressività dei pesci predatori.
Altri fattori in grado di provocare l'attacco ad un'esca artificiale da spinning possono essere l'istinto primario della fame, comune a tutte le specie ittiche e l'estrema irritabilità di alcuni pinnuti, che spesso vedono in un artificiale un elemento perturbatore del proprio territorio di caccia.
Tutti questi elementi riescono a giustificare l'estrema efficacia delle esche da spinning, sollecitando spesso il pescatore alla conoscenza del comportamento dei pesci e a ricercare, nel contempo, i migliori artificiali da usare per stimolare continuamente la loro curiosità.
Le principali prede dello spinning (in acqua interna) sono la trota, il cavedano (Squalius Cephalus), il luccio (Esox Lucius), il persico trota (Micropterus salmoides) detto anche BOCCALONE o BLACK BASS, il persico reale (Perca fluviatilis) e il luccio perca o sandra (Sander lucioperca).
La pesca a spinning si può effettuare non solo nelle acque interne (fiumi, torrenti, canali, laghi) ma anche in mare, soprattutto in prossimità dI scogliere e/o foci di fiumi.
Per ulteriori approfondimenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pesca_a_spinning
N.B.: La presente pagina si intende non definitiva, per cui, nel tempo sarà ampliata con ulteriori argomenti ed informazioni riguardo il mondo dello spinning.





